PIZZETTE DI SFOGLIA – primo tentativo
La sfoglia e le pizzette di sfoglia… uno degli impasti più magici che ci sia.
La stendi baaaaaasssa, la schiacci, fai di tutto per splattarla e lei, come per magia, cresce! Gonfia, si alza e diventa quello che conosciamo, una botta di gusto!
Senza lievito!!!!! Tutto per “lievitazione fisica!”. Insomma è una magia.
La sfoglia è sempre stato il mio amore e il mio cruccio.
Il mio amore perché tutte le cose sfogliate qua a casa piacciono di più (mica scemi….) e il mio cruccio perché farla a mano, senza sfogliatrice, non è una passeggiata.
La sfoglia necessita come sapete di pieghe, almeno 4, che devono essere il più regolari possibile. Come fare a mano???? Col mattarello e gli spessori non è agilissimo…
La sfoglia necessita di temperature precise… burro a 12 gradi, pasta a 2 gradi…. Ambiente freddo…. E con un frigo domestico che manco chiude quanto è pieno e una nano cucina con sempre il forno acceso beh, il freddo proprio me lo scordo.
Ma la voglia di provare a fare le pizzette insegnateci dal maestro Omar Busi è tanta…
Corso lievitati salati presso Golosando si impara. Maestro Omar Busi in cattedra. Un uomo, una leggenda. E se lo merita… conoscerlo dal vivo è stato un onore grandissimo. E’ un pozzo di scienza, sa tutto e anche di più, ha una pazienza di Giobbe e una calma come nessuno.
Ti mette a tuo agio insomma. E visto da lui le cose sembrano davvero facili.
Un grazie a Serena Giovannini, CEO di Golosando, che me lo ha fatto conoscere!
Poi arrivi a casa, in una micro cucina, senza sfogliatrice, col caldo, senza piani di appoggio, e ti chiedi “ma chi me lo fa fare????”
Ma io insisto. E in qualche modo la mia sfoglia la faccio.
come fare le pizzette di sfoglia…
Impasto classico, laminato con 4 pieghe da 4. Con riposi, lunghi riposi tra le pieghe.
Riposo, tanto riposo, perché sennò la povera pasta si stessa. Lei si stressa… io sono in un bagno di sudore dalla fifa ma pazienza… lei è la stressata….
Alla fine ultima tirata a 4 mm, taglio i miei quadretti e li farcisco. Ovviamente la bicicletta si sfascia e mi trovo a far i rettangoli a mano…. Unoi diverso dall’altro.
E pure sulla farcitura vado in crisi. Non avrei mai pensato che i pomodori potessero perdere tanta acqua, alla faccia dello sgocciolarli… più che dimezzati direi…
Ma una volta mixati con aromi e varie ( la ricetta della farcia è ovviamente top secret) sono pronta.
Metto il ripieno al centro e le pizzette ci sono.
Pausa di riposo, altra pausa ebbene si, siamo già tesi qua altrimenti…
Forno caldo, dita incrociate e via!
La magia della sfoglia si compia!!!!!
Il risultato???? Beh, non sarà mai pari a quello del maestro ma per essere la mia prima sfoglia e primo tentativo di pizzetta direi che è una strage!!!
Devo aver laminato bene perchè in cottura gonfiando si son capovolte e ribaltate tutte! Uno sviluppo così non lo avevo mai avuto, mai visto! No dai non tutte… una teglia su tre… una media decente….
Certo esteticamente è un mezzo fallimento ma cavolo…. Che figata!!!!! Che lievitazione pazzesca! sono ultra felice!
E il gusto????… croccante e fragrante come sfoglia deve essere. Golose e invitanti…
E a posteriori, riflettendo, considero i miei errori:
- Cercare di recuperare i ritagli e non far avanzi: meglio qualche scarto tagliando i bordi se aiuta a avere una laminazione perfetta piuttosto che il recupero estremo come ho cercato di fare io.
- Sporcare magari un filo di farina la pasta nel tirarla per evitare piccole smagliature
- Non limitarsi a tirare per lungo ma ogni tanto allargare la pasta in senso contrario o ti trovi un maxi tappeto lungo e stretto che non sai dove appoggiare.
- Cercare un coltello decente per tagliare la pasta….
- E schiacciare il buco alla fine più basso così magari non si capovolgono in cottura….
Vabbuò, tutta esperienza.
La prossima, perché ci sarà una prossima, si migliorerà ancora.
Intanto questo è un primo test. E io mi ritengo davvero soddisfatta, non della estetica finale ovviamente ma del gusto. E del fatto che sono riuscita a sfogliare e far crescere così la pasta.
Grazie maestro Busi, grazie Serena Giovannini e grazie a tutti i compagni del corso che mi hanno spronato a provare!
W la sfoglia e w le pizzette!