BABKA PIZZA
Oggi ho bassamente copiato l’idea di una grande amica e lievitista di primo ordine, Mirna, per fare dei panini alla mia family: i babka pizza.
Il babka lo conosciamo tutti: una specie di treccia di pasta brioche che può essere dolce o salata.
In questo caso Mirna lo aveva fatto salato, con pomodoro e formaggio. L’idea mi è piaciuta un sacco. Fatto in questo modo fa sia da pane che da “quasi pizza”, insomma via di mezzo tra pane come companatico e rustico salvacena.
come fare i babka pizza
Io ho seguito la ricetta del pan brioche al pesto del grande Boss Fabio Franco
390 farina
97 milk roux
78 lievito madre
175 uova
10 ldb
Emulsione fatta con
97 burro
78 pesto rosso
19 zucchero
8 sale
8 miele
In questo modo ho pure fatto giocare un po’il mio lievito, che si sente bello fiero dei panettoni appena fatti e ha voglia di divertirsi.
La ricetta e il procedimento li trovate nel gruppo La casa del Lievito, ma è molto semplice: impastate i primi ingredienti fino ad aver incordato l’ipasto (5-6 minuti in spirale) poi unite in ¾ volte l’emulsione.
Io non ho messo sospensioni perché sennò mi danno noia quando stendo la pasta.
Ho fatto lievitare e poi ho fatto le parti.
Per i mini babka pezzi da 50 g e per i loro fratelli maggiori 280 g circa. La teglia per i mini la trovate qua TEGLIA
Come tutti i babka li ho stesi a rettangolo, spalmati con un mix di pesto rosso avanzato del barattolini, concentrato di pomodoro e passata, addensati col crystal mais per non avere una sbrodolata pomodoro, li ho spolverati con origano e grattugiato e li ho arrotolati a formare un salsicciotto.
Lo ho raffreddato in congelatore per tagliarli meglio, poi ho fatto il mio taglio centrale, intrecciati e via in stampo.
Fare i piccini è più lungo e laborioso dei grandi, ma hanno di comodo che sono già porzionati e surgelabili senza doverli fare a fette. Evitiamo lavoro alla mamma che ne ha abbastanza.
Quanto a me…. Tanto la cucina si sporca comunque a farne uno grosso o tanti piccini quindi….ai lavandini sono ormai abituata direi.
Seconda lievitazione e cottura.
Ovviamente due cotture, una per i piccini e una per i grandi perché i piccini meglio cuocerli un po’ più alti di gradi.
Risultato????
Ottimo direi!
Per cui non posso che dire grazie Mirna dell’idea e grazie Maestro Fabio della ricetta!