LA COLAZIONE E’ SERVITA: GIRELLE E NASTRINE
Girelle e nastrine…Esiste qualcosa di meglio del profumo del caffelatte al mattino? Ebbene si direbbe il mio babbo. Il profumo del caffelatte accompagnato da una fragrante brioche. E allora accontentiamolo.
Stavolta però siccome volevo dì fare delle prove, di brioche ne ho fatte due tipi. Ho fatto un impasto unico e poi lo ho diviso in due parti e formato in due modi.
Con metà ho fatto delle girelle alla ricotta, con l’altra metà dei bocconcini al cioccolato.
si parte con le nostre Girelle e nastrine
Partiamo dalla pasta brioche, che è unica per entrambi i tipi.
500 farina petra 6388
25 ldb
65 zucchero
250 uova
8 sale
185 burro
Vaniglia
Lavorate farina, uova, lievito e zucchero per circa 5/6 minuti in spirale, poi unite il sale e il burro morbido con vaniglia in tre volte.
Fate partire la lievitazione un 20 minuti e poi chiudete in frigo una notte.
Questo se volete la maturazione lenta.
Altrimenti lo fate arrivare al doppio, banalmente. Ma al freddo gli aromi si amalgano meglio…
Poi lo dividete in due. O almeno così ho fatto io.
Prima parte – girelle
Stendete a rettangolo di circa 25/35 cm e spalmate la crema di ricotta. Se preferite potete mettere nutella o crema pasticcera….
Poi arrotolate dal late lungo e mettete in freezer. Se lo tagliate “ a fresco” si spappola. Invece da duro vi fate delle belle fette di 2.5 cm, e ne verranno una dozzina.
Le mettete nei pirottini cuki o negli stampi da muffin imburrati e le fate lievitare al doppio.
Ora, nota di servizio. Io di solito sono la “donna staccante”, veloce e pratico. Ma qua se usate vero burro il sapore ne guadagna. A pomata con un pennellino vi fate i vostri stampi, mentre la pasta lievita, e vedrete che migliora il tutto. Il burro non delude mai…
e poi?
La crema di ricotta per la cronaca è fatta con
250 ricotta
50 velo
50 gocce di cioccolato circa
vaniglia
Tutto miscelato a mano. E’ una ricetta siciliana, chiaramente. Io ho solo ridotto la dose di zucchero però quella originale era troppo dolce. E come gocce ho usato i chunk che non sciolgono, e ne ho messi circa 50 g, ma molto a occhio, in base a quanto goccioloso lo volevo.
Quando sono lievitate, e ci vorrà un po’ perché il rotolo era congelato, le spennellate con tuorlo e panna 1/1 e buttate in forno a 170 gradi.
Veniamo al tipo 2 – le nastrine all’albicocca. ( io le chiamo così)
Anche qua ho preso la mia pasta e la ho stesa in un rettangolo 25/35 circa.
Su metà ho spalmato la confettura, metà intesa per il lungo, ossia a coprire circa 35/12. E anche dell’uvetta, circa 100 g perché a noi piace sempre e con la confettura ci sta bene. E che per la cronaca avevo ammollato nel ruhm.
Poi ho piegato il lato da 25 su se stesso a coprire appunto la marmellata. Avevo così una striscia di 12/35 cm fatta di due strati farciti con albicocca.
Ho tagliato dei rettangolini di circa 3,5 cm di larghezza, sul lato dei 35 ovviamente, in modo da avere dei rettangoli 12 per 3,5. Una decina ne vengono.
Ho tagliato al centro e intrecciato dentro le code di pasta a creare la nastrina.
La ho fatta lievitare di nuovo, su teglia con carta forno, lucidata con il mix tuorlo e panna e cotta.
Bene bene. Direi che il babbo può ritenersi soddisfatto.
Ora di colazioni ne abbiamo per un po’…. forse non saranno il suo gusto preferito ( lui solo crema!) ma ogni tanto una “botta di vita e novità” non gusta.
Non credete anche voi?
E poi sono entrambe buonissima, sofficiose e profumate. La colazione con Girelle e nastrine è servita!