ORIENTAL CAKE AL THE MATCHA E PISTACCHIO
Si avvicina il Capodanno cinese, quindi quale migliore occasione per provare una ricetta che avevo nella mia “to cake list” da tempo, il cake al the matcha???
Cake al pistacchio e the matcha!
Ok, io non sono molto per il the matcha, che di solito da di fieno. Anzi, farà anche figo, ma a me proprio fa schifo. Però – credetemi – in questa versione abbinata al pistacchio ci sta, da un tono “fision” all’insieme e anzi quasi non si sente, coperto dal pistacchio (se usate quello buono ovvio).
E poi ai telegiornali non fanno che parlare di integrazione… bene, integriamoci anche a tavola con questo cake semi-orientale.
Come stampo ho usato uno in silicone della Silikomart perché così continuo i miei esperimenti doi cottura con questo materiale. Non lo adoro ma permette di fare forme spettacolari. Questa poi a forma di goccia, di mandorla chiamatela come volete, fa molto Oriente, per cui mi richiamava il cake e mi pareva perfetta.
Per cuocere nel silicone bisogna allungare i tempi tutto qua perché è un pessimo trasmettitore di calore quindi necessita di più minuti di cottura.
Per farvi capre questi due cake, del peso “puffo” di 350 g cadauno, sono stati in forno 40 minuti. In un teflon o alluminio ne sarebbero bastati la metà.
Ma guardate che linea!!! Perfetta per il capodanno cinese no???
Veniamo alla ricetta. Iio vi do le dosi per due cake in questo stampo (totale 720 impasto circa) che potete fare dove volete.
Lo stampo se vi interessa è questo cake MK
160 burro
100 canna
894 pasta pistacchi
34 tuorlo
64 albume
82 farina pistacchi
115 farina
4 lievito
10 the matcha
70 granella pistacchio
Si lavora con la foglia il burro morbido, lo zucchero e la pasta di pistacchio. Poco alla volta si uniscono uova e farina di pistacchio, poi le polveri (farina, the e lievito) setacciate e in ultimo la granella.
Come tutti i cake a montata burro.
Ora, io lo ho ficcato una oretta in frigo perché se lo cuocete subito rischiate che la granella crolli a fondo. Il burro deve ri-solidificare un poco e la farina idratarsi.
Poi lo mettete in stampo fino a 2/3 altezza e cuocete a 145 gradi per 40 minuti. E ripeto, 40 minuti nel silicone, se cambiate materiale vige la prova stecchino.
Poi lo fate freddare e lo sfornate.
Come glassa io ho fatto una rocher al pistacchio
200 cioccolato bianco
40 burro cacao
20 pasta pistacchio
50 granella
Se la volete più ricca aumentate la dose e fate due passate.
Io ho glassato un po’ a pennello perchè per coprirlo interamente bisognerebbe fare glassa in doppia dose, che poi avanza e non si sa cosa farne. Gassando i lati a pennello viene più rustico (per non dire grezzo) ma almeno si evitano sprechi inutili.
Sopra – per non farsi mancare nulla – una bella namelaka. Tanto anche questa ha il nome gapponese e quindi è perfetta per lo stile oriente della torta!
Ovviamente se namelaka deve essere, al pistacchio sia!
75 latte
6 massa gelatina
4 glucosio
75 pasta pistacchio
85 cioccolato bianco
150 panna liquida
Scaldate latte e glucosio a 80 gradi, unite la gelatina, versate su cioccolato bianco e pasta di pistacchio e mixate. Infine unite la panna fredda e mixate ancora. Va fatta la sera prima perché deve riposare almeno 8 ore e poi va montata in planetaria.
Volendo fare una cosa porcellosa potete mettere uno strato di namelaka anche sotto la glassa. In pratica sul cake cotto e sfornato ( e chiaramente raffreddato) mettete la namelaka spalmandola bene, ci incastrate pure qualche pistacchio e congelate. Poi glassate con la glassa rocher. E sopra di nuovo namelaka. Io ho diviso la namelaka in due parti: quella spalmata sul cake non la ho montata, in modo da tenerla più sostenuta e con un gusto più intenso. Quella che ho dressato sopra invece la ho montata anche se in questo modo, inglobando aria, un po’ il gusto pistacchioso svanisce. Potete anche non montare nulla o montarle entrambe. Va a gusti.
E poi decorate come vi garba e come vi chiama il cuore con pistacchi, granella e quello che vi viene in mente.
E qua il cake è finito. Nel senso che me lo son pure sbafato mentre scrivevo questo articolo. Tanto era piccino… e devo dire che è davvero davvero buono.
Io non so o mai stata una pistacchio lover (se rinasco, rinasco scoiattolo io!), ma fatto così, con questo impasto, la sua glassa e la sua namelaka….. non è affatto male.
E così oggi ci siamo integrati col popolo orientale. In attesa del Capodanno Cinese che sta arrivando appunto.
Ma che sia Capodanno, Pasqua o Ferragosto, vi invito a provare questo cake! Buono, sano, pistacchioso e perfetto per grandi e piccini, per merenda o una cena elegante, per colazione o come spuntino, d’estate e d’inverno. E’ facile, veloce e di sicura riuscita! Potete farlo anche in stampi muffin e fare dei mini pistacchio matcha cake da tenere sempre a portata di mano per cali di zuccheri.
E se il matcha è davvero ricco di vitamine e antiossidanti è pure un beneficio per la salute!
Buoni impasti e sorrisi (come fanno gli orientali appunto che sorridono sempre a 36 denti) a tutti!