FRISELLE PUGLIESI con lievito madre
Quando ero piccola e la mamma ancora lavorava, mi ricordo che una sua paziente originaria della Puglia le aveva regalato le friselle pugliesi, delle specie di ciambelle secche.
Io non le avevo mai viste, ma ricordo che ci erano talmente piaciute che avevamo passato una estate a mangiare frise con olio e pomodoro.
Ora… sicuramente quelle erano top perché il grano e i sapori della Puglia sono spaziali, ma perché non provare a rifarle, a rievocare quel sapore di buono????
E allora eccoci a fare le friselle o frise pugliesi.
Sono un pane che va cotto e poi seccato, stile i biscotti cantuccini. Poi si mangia leggermente inzuppato in acqua per ammorbidirlo e irrorato con olio e pomodorini freschi.
E noi abbiamo l’olio buono del Garda e i pomodorini dell’orto di mio fratello, quindi…..Perché non farle?!?
Specifico che io ho messo in ricetta dell’esubero, ma si può tranquillamente omettere. Io lo messo solo per dar sapore e per “farlo fuori”.
impasto friselle pugliesi
250 farina per pizza 5063 petra
250 semola
8 ldb
100 lievito madre esubero
300 acqua
10 sale
20 olio
Si inizia a impastare farine, lieviti acqua. Poi si unisce il sale e in ultimo l’olio. Io ho usato l’esubero perché rinfresco ogni mattina il mio Otto. Stamani lo ho usato appena dopo rinfrescato e quindi non era acido per nulla anzi. Diversamente rinfrescatelo bene prima di usarlo.
Si ottiene un impasto abbastanza sodo, gli si da una forma a palla e lo si fa raddoppiare in brocca segnando il livello.
A casa mia, con circa 27 gradi di temperatura ambiente, ci ha messo circa 1 ora e poco.
Una volta giunto al raddoppio si fanno pezzature da 130/135 grammi e le si pirla. O meglio… io ho fatto 130 grammi perché considerate che poi andranno tagliate e quindi ogni metà sarà 65 grammi, un peso medio. Se le fate più piccole poi le frise una volta tagliate saranno davvero mini… e ovviamente potete aumentare a 140 grammi o quello che volete, in base alle vostre esigenze.
Riposo di 5 minuti o la pasta è troppo tesa.
Poi delicatamente si crea un buco al centro con le dita e si da la forma a ciambella tipica delle frise.
Si mettono su teglia con carta forno e si fanno raddoppiare una seconda volta. Io le ho divise in due teglie, una da 4 e una da 3.
A questo punto vanno cotte, forno a 200 gradi circa 20 minuti.
Una volta sfornate le si fa intiepidire un attimo per non ustionarsi le mani, poi con un coltello le si divide a metà e le si butta in forno a tostare.
Seconda cottura 180 gradi circa 20 minuti.
E le fate freddare su una gratella.
Per la cronaca io ho proceduto così: ho cotto la prima teglia e ho subito dopo buttato in forno la seconda. In questo modo il forno era sempre a 200 gradi e la seconda teglia non andava fori lievitazione. Mentre la seconda teglia cuoceva ho tagliato a metà le prime parzialmente cotte con un coltello che consiglio seghettato.
Poi una volta finiti i 20 minuti di cottura della teglia n2, ho abbassato il forno a180 e biscottato 20 minuti la prima teglia che avevo già diviso a metà. E poi in sequenza la teglia n 2 che ho diviso mentre la prima biscottava.
In questo modo ho tenuto il forno sempre a 200 prima e sempre 180 dopo e non sono andate fuori lievitazione.
Ed eccole qua, pronte per essere divorate.
Come mangiarle???? Ve lo ho scritto sopra ma mi ripeto: le bagnate leggermente in acqua, quel che basta a ammorbidirle, poi le irrorate con olio buono, sale e pepe e pomodorini a gogo.
Sono spaziali, perfette per l’estate!!!!!!
Fanno tanto vacanza, danno idea di caldo, di sole….
Insomma che sia estate o faccia freddo e pioggia come al Nord, vanno fatte!
Buone friselle pugliesi a tutti!