NUVOLETTA
Nuvoletta.
Devo confessarvi che io soffro di una terribile malattia: la bulimia da stampo.
Quando vedo uno stampo carino me ne innamoro, gli occhi mi diventano come la emoticon coi cuoricini, e non mi metto tranquilla finchè non lo compro. Io a resistere ci provo, giuro, ma sapete quando vedete una cosa, ve ne innamorate, avete il pensiero fisso e non vi mettete in pace finchè non la avete? Ecco. Bulimia da stampo.
Questo della nuvola mi ha fatto innamorare al primo sguardo, così tenero e dolce. Ma quando lo ho finalmente avuto in mano, almeno un anno fa, mi son detta “e mo che ci faccio?”
Si perché non è uno stampo normale, è fatto di due metà, non ha strumenti x inserti, insomma è un casino.
E come sempre succede, la ricetta inclusa è un mezzo schifo. Non ho ancora trovato un silikomart con una ricetta omaggio degna di essere provata.
Un po’ sono io, che non amo copiare, ma devo inventare, lo so… non è la silikomart, sono io fatta male, ma ormai sono così e a me non mi cambio.
Per cui questo amore di stampo è rimasto un anno nel sottoletto.
Tuttavi in questi giorni cade il compleanno della mia nipotina. E questo stampo mi pareva davvero perffetto per una giovane donna quale è lei, tenero, carino, coccoloso.
In un certo senso poi le somiglia. Una doppia personalità: tenera e dolce a volte, terribile altre. Come queste due mezze nuvole. Ma io ho deciso di giocarle dal lato che più adoro di lei, quello della giovane donna, ancora un po bambina, dolce tenera e affettuosa come solo lei sa essere.
Cosa ci faccio? Allora, nella mia mente deve essere glassato rosa. Per me le nuvolette sono rosa, ancora dal film Dumbo della Disney. O di bianco al massimo,
Puerile ma così.
Ora, x glassare con un colore chiaro non mi pare intelligente metter sotto una mousse ultrafondente o molto scura. La glassa la copre ok, ma poi al taglio il contrasto visivo rosa sopra e nero sotto…
Le nuvole sono soffici, delicate, tenui… mica profondo nero e intenso come un fondente. E poi il colore preferito della mia nipotina è rosa….
Mi serviva un “lampo di genio”… e nel pensare questo mi son ricordata della frase scritta sul packaging del gelato Magnum Michelangelo, che è appunto “il colpo di genio”. Cocco, lampone, cioccolato bianco. Non male. Mi piace.
come è fatta Nuvoletta
Ok, partiamo.
Allora inserto doppio. Confit di lamponi e namelaka al cocco.
Il confit è roba da due minuti. Purea, glucosio, zucchero e pectina.
La namelaka al cocco è una namelaka al cioccolato bianco con aggiunta di cocco rape.
Colati entrambi in stampo da 16 cm e congelate.
Perché 16 cm?? Perché ste dannata nuvoletta è giusto due mezzi cerchi con diametro 16, quindi faccio l’inserto e lo divido a metà, e lo uso metà in una e metà nell’altra.
E ho risolto il problema del che cavolo di stampo uso x l’interno. Il primo colpo di genio.
Base banale bisquit alla mandorla, che è neutra e ci sta bene. Non voglio “pestare pesante “ facendo una dacquise al cocco o simili, senno mi prevale questo e non mi va. Nel Magnum Michelangelo il cocco è solo un sentore…
Corpo torta bavarese al cioccolato bianco e…. fava tonka! Si. Fava tonka. Questo è il secondo colpo di genio. Stavo mettendo a posto le spezie e mi è capitato (per non dire rotolato fuori dal ripiano sul pavimento) il barattolo con la tonka. Lo ho aperto, annusato ed è stato amore.
Cosi ho fatto una bavarese al cioccolato bianco ma grattuggiandoci la tonka assume un gusto wow, fotonico, quasi vanigliato, che con cocco e lampone si sposa.
Veramente good!
Quindi ho colato la mia crema, messo il mezzo disco di doppio inserto congelato, altra bavarese e chiuso col mezzo bisquit.
Congelato e pronta al grassaggio.
Glassa rigorosamente color nuvoletta di Dumbo come volevo. Metà a bianca e metà rosa perché mi piace questa idea di contrasto di cromie.
Evvai, mi viene da dire, per stavolta la nuvoletta la abbiamo portata a casa. Buona e carina.
Ma mi ricorderò di questa “avventura” prima di innamorarmi di altri stampi “pericolosi”. Mai comprare se non si hanno le idee, devo scrivermelo in zucca. Il marketing fa di tutto x indurmi in tentazione… e io ci casco benissimo! Lo so! Ma che ci volete fare….sono fatta così.
Post scriptum: sento di dover dire un doveroso grazie alla Algida e al suo Magnum Michelangelo il cui packaging e i cui gusti mi hanno salvato!
E speriamo che piaccia alla festeggiata!