PIZZETTE OMAR BUSI – atto II
Ennesimo esperimento di sfogliatura in atto, stavolta su richiesta, e trattasi di pizzette.
In occasione di una grigliata familiare nulla è megkio di un qualche salatino da mangiare mentre le braci si scaldano.
E una volta i alati i li si comprava…. Adesso sono carica dal corso dello chef Busi e mi lancio a fare io le pizzette.
Che piacciono sempre.
Un croissant salato sarebbe da farcire e quindi poi chi la mangia più una grigliata, mentre le pizzette sono uno snack, che può fare da aperitivo e accompagnamento.
che si fa?
Allora…. Inizio a scaldare i motori il venerdi e preparare la sfoglia.
Impasto magro, riposo, incasso del burro e due giri di pieghe, riposo, altri due giri di pieghe.
E stop fino al giorno dopo.
Il sabato rimetto mano al mattarello, tiro la mia pasta allo spessore che a occhio mi pare giusto e la taglio in quadrettini. Equa introduco una grande novità: il piano di taglio patch word! Che è una figata galattica, passatemi il gergo. Intanto protegge il tavolo, che già i ero sezionata col cutter due tovaglie di palstica, e poi ho già il centimetro sotto…. Un grande aiuto!
Quindi taglio i miei quadratini ma ci metto un po’ perché ne vengono parecchi….
Poi prendo la salsa che avevo già preparato prima per essere veloce e la dresso al centro.
La scorsa volta, nel mio primo esperimento di pizzette, avevo avuto timore a fare un incavo centrale premendo molto, ma stavolta sono andata più decisa.
Ok, fatte e disposte su teglia. E congelo.
Le pizzette sono buone appena sfornate…. Le cuocerò la domenica. Così testo anche la resistenza in freezer. Fino ad ora ho sempre formato, solo raffreddato un attimo, e poi cotto. Mo’vediamo….
E così fu. Domenica mattina, non appena preparate le tavole, accendo il forno, che essendo un catorcio impiega ore a andare in temperatura. E intanto cresce l’ansia: avrò fatto una scemata a congelare una notte?????
Ho calcolato 20 minuti di cottura a teglia e quindi essendo tre teglie…. Mi metto all’opera circa alle 1045 (perché qua siamo bresciano, ore 12 scatta l’attacco ipoglicemico….)
E il risultato lo vedete.
La sfoglia Busi è spaziale, il pomodoro condito una manna per le papille gustative, il tutto di una leggerezza super.
Ovviamente a grigliata finita non ne son avanzate…. Anzi la prossima volta quasi quasi va aumentata la dose!!!!!
Commensali soddisfatti e io più di loro!
Un grazie ancora a chef Busi e alla mia organizzatrice di corsi Serena Giovannini e buoni impasti e sorrisi e pizzette a tutti!
