ALBERELLI ARANCIA PISTACCHIO – gluten free
Alberelli arancio pistacchio ebbene si…
L’anno scorso ho comprato questo stampo buche sapin ma non sapevo come usarlo. Ed è rimasto “vergine”.
La cosa mi è spiaciuta, perché è tanto carino e natalizio, ma ai tempi ero troppo imbranata x capire cosa potessi farci. Ero anni luce dalle capacità di progettare torte e entremet con inserti, a strati, al massimo sapevo fare la torta di mele e qualche biscotto….
Adesso che qual cosina di più lo so fare a furia di studiare e buttarmi e provare e riprovare, lo ho tirato fuori dalla scatola e…. sapevo già dove sarei andata a parare.
Ho scelto per lui l’entremet Burtuqual di Valerio Barralis. Perché????
Intanto Valerio è una certezza, con lui vai coi piedi di piombo. Successo sempre garantito.
Secondo il pistacchio verde mi richiamava il colore verde degli alberi.
Terzo la base chiara della mousse poteva essere glassata in qualunque colore, anche verde appunto, e era molto comodo.
Terzo arancia e pistacchio sono un must e l’arancia è tipica invernale.
Quarto, essendo gluten free è davvero adatto a tutti.
Insomma un mare di buoni motivi per farlo.
Ora, il problema è che la ricetta di Valerio è studiata per una torta tonda da 18. E per la cronaca la trovate sul sito Smart Pastry tra i corsi Advance.
come è fatto Alberelli arancio pistacchio
Io non posso ovviamente scriverla dettagliata. Posso solo darvi la composizione:
Cake alla arancia e pistacchio
Croccantino al pistacchio
Composta di agrumi
Mousse all’arancia
Ricette una più valida dell’altra ma ahime, come dicevo, tarate per un anello da 18.
E io che ci faccio col mio Buche Sapin?????
Ho dovuto studiare la cosa attentamente.
Alla fine mi sono creata la base di cake, croccante e composta in un quadro rettangolare di acciaio, lo ho semicongelato e tagliato a misura. Poi ho fatto mousse e ho usato questo ritaglio per tappare il buco e chiudere.
Sembra facile ma vi giuro che dietro c’è un bel lavoro di calcoli e volumi.
E anche le ricettazioni sono divine ma abbastanza lunghette. Non è un cake da fare in quattro e quattrotto. Ma lo sforzo è ripagato dal piacere di mangiarlo.
La base, il cake, è talmente buono, soffice e aromatico che lo potrei colare in stampo da plumcake e sarebbe già buono da solo.
Il croccantino è da paura, con pasta e pralinato al pistacchio….. ( e vi faccio notare il “pralinato”…. Altra cosa che non si fa in un minuto….)
La composta è da capogiro, aromatica, cremosa…. Wow…
E la mousse è delicata, fresca, splendida.
Poi io qua mi sono fermata.
Non ho fatto decori o glasse a specchio come ha fatto Valerio per la torta, perché la versione alberi non li richiedeva….
Ma devo dire che sembra proprio fatta a pennello per questo stampo. Anche se per onor di cronaca come stampo è tremendo da sformare. Ho avuto un principio di congelamento alle mani mentre cercavo disperatamente come cavolo toglierlo.
E un po si è pure rovinato nelle puntine finali di coda delgli alberi. Ma vorrei vedere voi… avevo le mani in ipotermia e sudavo dallo sforzo.
Bello e tremendo come stampo. Forse ho sbagliato io, avrei dovuto abbatterlo a -40 e non limitarmi a congelare x sformarlo, ma x regola glasso le torte da -18 e non -40…. Quindi era a “soli”-18…. Un parto direi.
Quanto al colore…Il verde degli alberi richiama il pistacchio e il cake alla base e al taglio è una armonia di gusto e cromia.
Perfetto per queste feste che stanno arrivando no???
Io sono davvero felice! Finalmente, dopo 365 giorni sono riuscita a tirare il buche fuori dalla scatola e a usarlo in un modo degno di lui. Non posso che dire ancora una volta GRAZIE CHEF VALERIO!!!!
(Certo che se anche la Silikomart facesse stampi un po’ piu gestibili…..)