KRUMIRI
I krumiri. Tutti li conosciamo e li associamo alla ditta Bistefani. Ma lo sapete che sono nati prima, sono belli vecchi, del 1878????
Come tutti sanno di solito hanno una forma ricurva perché il loro inventore si ispirò ai baffi del re Vittorio Emanuele, morto proprio in quegli anni.
Ma lo sapete che invece che comprarli si possono fare tranquillamente in casa con una poche??
E che si possono fare anche in gusti diversi???
Vi garba la cosa ??? Allora io dico… proviamoci! Per un giorno ci trasformiamo nel signor Bistefanio e i baffi li facciamo noi. E ne facciamo tre tipi: CLASSICI, AL CACAO E AL CAFFE.
Il procedimento di impasto è il medesimo per tutti e tre e ve lo dico ora, una volta per tutte, poer non annoiarvi a scriverlo 25 volte.
come si fanno?
Si lavora burro morbido con lo zucchero, si uniscono uova, sale e eventuali aromi (nel mio caso caffe, ma potete usare fava tonka o quello che volete), poi le polveri.
Bocchetta a stella ( io stella aperta n 13) e dressaggio su tappeto forato. Io gli faccio fare una pausa in freezer pre cottura di una mezz’ora, per mantenere la forma. Poi si va in forno.
Cottura 160 gradi circa 15 minuti.
Ok, date le regole del gioco passiamo alle dosi, sennò qua non impastiamo più mi dite.
n.1
KRUMIRI CLASSICI – ricetta chef Malizia
175 farina
7 velo
75 burro
50 uova
40 tuorli
1 sale
n.2
KRUMIRI CACAO – ricetta chef Malizia
210 farina
10 cacao
90 burro
90 velo
10 miele castagno
50 latte
10 uova
1 sale
n.3
KRUMIRI CAFFE ( O AROMI) – ricetta chef Ermer
84 farina
67 farina mais
100 burro
60 velo di canna (perché col caffe sta bene)
56 uova
1 sale
Qb caffe solubile -detesto scrivere qb ma qua davvero è questione di gusti. In base all’aroma che mettete potete metterne di più o di meno. C’è chi ama i gusti intensi, chi no. Potete mettere anche scorze di agrumi e fare krumiri all’arancia o al limone, potete mettere fava tonka, cannella… ognuno deve mettete l’aroma che ama e nella quantità che gli garba.
In questa versione ho sostituito parte della farina con farina di mais, per fare una cosa nuova, ma potete usare tranquillamente bianca in dose completa, sommando le due. Era per cambiare… mi stufo a fare sempre la stessa cosa io….
Ok, impasti fatti. Non resta che dressare e cuocere.
E a cottura fatta, se vi gira, potete pure glassare con del cioccolato temperato.
Come notate inoltre dalle foto, in cottura tendono aperdere la forma a linee definite. Motivo??? Questo che vi ho detto è un impasto bello ricco di grassi, cosa che dona al bicotto grande scioglievolezza al palato ma fa loro perdere sagoma. Se li volete più “rigati” dovete ridurre i grassi, burro e tuorli, ma a scapito della delicatezza. Ne risulterà un impasto duro, difficile da dressare a poche ( magari si spacca pure la sacca) e più duro in bocca quando lo mangiate. In questo modo invece vengono si poco rigati, ma davvero buoni e scioglievoli. Per cui io promuovo a pieni voti le ricette dei due chef, chef Ermer e chef Malizia.
Nel mio caso i classici li ho lasciati lisci, naturali, quelli al caffe li ho decorati con glassa fondente e quelli al cacao ovviamente con glassa bianca.
Mi raccomando, meglio temperarlo il cioccolato o non asciuga più.
Fantastici. Il signor Bistefani ci farebbe i complimenti. E vi garantisco che chiusi in una latta durano un sacco.
Quindi non ci sono scuse, dovete “fare scorta!”
Buoni krumiri a tutti!