FLAN COCCOLOSO AMARETTO
Oggi mi serve un flan, un flan coccoloso all’amaretto…
Fa freddo e fa buio.
Dopo natale e tutto quello che si è lavorato sono uscita particolarmente stanca.
Avrei una voglia matta di mettermi a dormire sotto un piumone caldo e non uscirne più.
Peccato che il mio piumone sia diventato dominio delle bestie feline con cui condivido la casa. Se in estate sono perennemente alla ricerca del davanzale/piastrella più fresca, d’inverno decino di trascorrere il letargo sul mio letto, a volte anche sotto….
Io ci provo, mi avvicino. Izumi la principessa alza nobilmente lo sguardo e col suo fare da persiano raffinato mi scruta come dire “non oserai tu destarmi da codesto giaciglio????”. Ok ho capito.
La seconda – Iside/satana – molto più bastardella e col suo modo da “comune europeo” si stiracchia, distende a coprire tutta la superficie utile e mi fissa in cagnesco (che per essere un gatto è il massimo) e protende verso di me la zampa con in bella vista 5 affilatissimi artigli. Io non so come sia, tutti i mesi dall’estetista e ha comunque artigli da giaguaro.
Il letto e il piumone me li devo scortdare.
Passiamo al piano B. Impasta e sorridi. Di solito la baking terapy funziona.
Mi faccio qualcosa di carino e coccoloso. Idea primaria: una bella crema pasticcera che mi sbafo a ditate direttamente dal padellino in maniera molto poco formale.
Peccato che ci vogliano 3 minuti a farla e 2 a sparire. In 5 minuti saremmo di nuovo a terra.
Serve una soluzione, qualcosa di meglio. Pensa Francy…..
E mi viene in mente il Flan, il classico “budino nel guscio”, un dolce tenero, caldo, ma anche soffice e goloso, non pesante….. insomma un vero comfort food.
Ma il classico flan parisienne all vaniglia no… mi ha un po’stancato…. Creiamo una cosa nuova….
Un flan inzuppato all’amaretto. L’amaretto è un liquore che adoro, con la crema ci sta bene e l’alcool mette sempre caldo e allegria.
Bon. Mi prendo un foglio (io non parto a casaccio, prima calcolo volumi e schizzo l’idea), mi butto giù schema e bilancio un minimo la ricetta e parto.
Primo passo la pate a sucre (la base tanto x capire) che deve riposare prima di essere usata.
Secondo passo la crema da mettere, che pure dovrà freddare per non essere buttata bollente nel guscio.
Terzo rivestire lo stampo ad anello con la base fredda o per fare i fighi e dirlo alla francese, fare il “foncage” e schiaffare tutto in freezer una mezz’oretta.
Finalmente mettere il composto flan e andare in cottura.
IO ho fatto una cosa “coccolosa”.
Ho preso dell’uvetta e la ho messa a bagno in un miscuglio di acqua zucchero e amaretto.
Poi la ho scolata e con il residuo ho inzuppato dei savoiardi.
Sul fondo della pasta congelata, prima di mettere il composto flan, ho messo un mix di savoiardi inzuppati, uvetta e amaretti tritati. Poi ho messo il mio composto, cotto, fatto raffreddare, e decorato il top con altra uvetta e granella.
In questo modo il tutto ha preso l’aroma dell’amaretto.
Ah, per la cronaca. I savoiardi da fare sono un a cavolata,, ma quelli fatti in casa secondo me non vanno bene perché so no morbidi. Chiaro, sarebbere perfetti come savoiardo classico, ma per essere inzuppato dopo restano troppo mollicci. Stile plasmon pucciati nel latte che si da ai neonati.
Visto che i denti ancora li ho e un minimo di masticabilità mi garba anche, ho usato i classici savoiardi di supermercato, che anche inzuppati essendo duri di base, mantengono comunque un po’ di consistenza.
Così tra uvetta, biscotti e granella di amaretto avevo creato una componente crunchy. In fondo “ruminare” un po non è male….
facciamo il flan coccoloso all’amaretto
Veniamo alle ricette così se volete ci provate pure voi.
Pate a sucre
120 burro
30 farina mandorle
70 velo ( si può usare il semolato, ma col velo viene più delicato)
265 farina
50 uova
Bagna
125 acqua
125 amaretto
300 canna
100 uvetta
E il residuo lo usate per inzuppare i savoiardi
Composto flan
45 tuorlo
60 uova
70 zucchero
520 latte
165 panna
45 maizena
Vaniglia
75 burro
Non vi spiego come si fa la pate a sucre perché anche se il nome francese fa tanto snob non è che una frolla normale. Io ho usato il metodo sabbiato e la ho stesa a3mm.
Idem la bagna. Basta bollire acqua e zucchero e aggiungere l’alcool quando tiepida.
Il composto flan si fa come una crema normale, scaldando latte e panna con la vaniglia e versandoli sul mix tuorli, uova, zucchero e amidi, si cuoce a coagulazione e poi si unisce il burro.
Va fatto freddare come dicevo prima di metterlo nel guscio o mi fonde la pasta sotto.
Il montaggio è easy.
Rivestito l’anello – che per la cronaca dovrebbe essere 16 cm ma bello alto 5 cm, si mette il mix di biscotti inzuppati, uvetta e granella amaretto, si copre col flan e si cuoce a 190 gradi circa 35 minuti. Io siccome con uno da 16 cm mangerei poco…. Ho optato per un 18 cm. Meno francese ma più tanto da godere.
Tutto qua.
Poi si aspetta che si freddi per sfornarlo. E sul top si mette l’avanzo di composto di biscotti bagnati e uvetta.
Ovviamente potete farlo più basso, ma in Francia i flan sono così, stretti e alti.
E quando finalmente è pronto si sente un profumo…. Ed ecco che tu fai per sederti a gustartene una fetta e arrivano loro, i diavoli felini.
Perché se tu vuoi due coccole loro stanno a dormire ma quando tu hai da fare loro sempre si presentano e se poi è ora di pappa non si fanno scappare l’occasione.
E no belle mie!!! Avete scelto il piumone e mi avete scacciato????? Mo sto flan è mio!!!!!!!!!!!! Giù le zampe! E la guerra prosegue….
e buon flan coccoloso all’amaretto a tutti!