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CRYSTAL – Valerio Barralis

Non posso far trascorrere tutto gennaio senza aver fatto questa tart, crystal.

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Crystal.

La presentò Valerio Barralis al corso di Natale 2023.

E’ l’ultima che mi manca da provare. Carousel, che io ho rivisitato con girotorta ( i miei primi giritorta!) era uno spettacolo. Foresta incantata che ho fatto in veste trenino era buona da svenire. Turron che ho modificato da torta a trancio a entremet (stella dei pastori) era una cosa fuori di testa.

Adesso è la volta di Crystal. E se tanto mi da tanto…. Resterò scioccata pure stavolta.

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A differenza delle scorse “puntate” ( se ve le siete perse cercate gli articoli…) questa è una tart. Una crostata. Ma non crediate sia più facile. Anzi. La ho lasciata per ultima perché ha tante preparazioni e non è davvero una cosa easy.

Partiamo dal guscio: una sable al muscovado strepitosa, cotta in bianco e dorata.

Già qua io vado in crisi. Passo i minuti fissando lo sportello del forno, mani imploranti, in ginocchio, col mio mantra “non crollare non crollare”. E imploro i santi che i bordi stiano su.

E mi va bene…. Perché è una signora frolla.

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Quando è fredda ci si mette dentro un croccantino fatto con la crema speculoos. Ora. Io adoro la crema spalmabile speculoos. Figuratevi ste croccantino…. Valerio sa come azzeccare i miei gusti….

Ma non finisce qua.

Joconde al muscovado. Uno dei bisquit più….wow… che esista. Non ho altre parole per definirlo. Quando lo ho tirato fuori dal forno e assaggiato, beh, ero tentata di finirmelo tutto. Mannaggia… tanta roba davvero…

E questo viene bagnato con una bagna al ruhm e pere.

Credete sia finita? No. Sempre nel guscio sopra al croccantino e al joconde inzuppato va una composta di pere, divina… delicata… aromatica….

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Vi dicevo che non era una tart easy…

Veniamo al top.

Crema leggera al muscovado e panela. E questa ragazzi è tantissima roba!!!! Io manco sapevo cosa fosse la panela, che ho scoperto essere uno zucchero del sud america. Quel che vuol dire la cultura… Io non so dove se la sia sognata Valerio ma cavolo… mai mangiata roba così. Davvero.

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Sopra glassa lucida base pectina. Ameno questa non vado in crisi. È facile….

Ma come la decoriamo la crostata??? Qua ci scappa il “casino” .

Con la sable avanzata ci si coppa un cristallo di ghiaccio. Tremendo. Si spacca solo a guardarlo, manco fosse un cristallo vero. Questa forse potevo evitarla…. Ho invocato non  so quanti santi per farlo semi-decente.

Ma io non sono una chef, sono una imbranata e mi arrangio. E per dargli luce lo ho glassato argento ste fiocco di neve.

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Giudizio complessivo??? Vale davvero la fatica. E’ a dir poco strepitosa.

La crema leggera… il joconde al muscovado…. Il croccantino speculoos….Dura lotta cosa sia meglio.

Ora, io sono di parte. Adoro speculoos, adoro gli zuccheri di canna e grezzi, adoro le tart…. Ma questa è davvero roba di un altro pianeta!!!!

Chapeau a chef Valerio.

Per questo corso di Natale doveva essere davvero ispirato mannaggia!!!!

Mi spiace non potervi fare partecipi di tale paradisiaca creazione, ma spero apprezzerete il mio racconto, la condivisione delle mie difficoltà nella realizzazione della tart.

Giusto per passare il messaggio di non arrendersi mai. Se leggendo una ricetta vi sembra troppo lunga, troppo incasinata, troppo lontano dalla vostra portata… non mollate. Provate, buttatevi e sarete ripagati dal risultato.

La mia Crystal non sarà bellissima, sicuramente non sarà come l’originale, ma a me è servita per imparare tante cose e sono stata premiata da un gusto strepitoso!

Se non fossi una persona anti-natale per eccellenza direi…. W il Natale e le tart di Natale!

Grazie Valerio per questi capolavori!

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