SATURNO CONTRO torta moderna al pistacchio
Saturno contro.
La storia di questo entremet nasce dallo stampo. Ormai sapete che soffro di “bulimia da stampo”, cioè quando ne vedo uno che m intrippa me lo devo comprare. Ora mi è passata, a furia di fare torte ho imparato prima a chiedermi “come li fai poi gli inserti?” o “ sarà facile da smodellare o ti geli le mani nel tentativo?” ma una volta, quando non sapevo bene come lavorare, compravo gli stampi nella speranza che … facessero tutto loro.
Ecco questo in particolare risale a quel periodo, gli esordi del mio accaparramento mould nella speranza di imparare a cucinare. Si chiama Saturn e mi era piaciuto perché è un anello ed è piatto, come i dischi del pianeta Saturno appunto. Io sono sempre stata affascinata da pianeti, stelle e roba del genere.
Poi è sempre rimasto in disparte perché…. Come li fai gli inserti??? Siamo alle solite.
Oggi ,o ho tirato fuori e ci ho pensato. Per fare l’inserto ho usato uno stampo tondo più piccolo, da 18 contro i 20 del saturn, e ci ho messo al centro un anello rivestito di pellicola per creare il buco. E così ho fatto il mio inserto.
Un po’ complesso ma ci sono riuscita. E quindi ho chiamato il dolce “Saturno contro”, perché lui era contro di me ma io lo ho fregato e ci sono riuscita!
In più siccome di solito viaggio con cioccolato e nocciole, stavolta per cambiare ho giocato col pistacchio. E il dolce è così composto:
base bisquit al pistacchio con croccantino al cioccolato bianco.
Poi sopra questo – dal fondo- una gelee di mirtillo e un cremoso al pistacchio e a chiudere un secondo disco sempre bucato di biscotto al pistacchio.
In questo modo l’inserto mi fa anche da base della torta e è una specie di sandwich – biscotto, croccante, gelee, cremoso, biscotto.
E’ la prima volta che abbino mirtillo e pistacchio e devo dire stanno bene. Per la cronaca il gelee lo ho fatto con ½ purea mirtillo e ½ lampone, in modo che cromaticamente non venisse nero nero e anche come sapore fosse intermedio, più un frutto di bosco direi.
si parte
80 purea mirtillo
80 lampone
15 zucchero
3 pectina
Se volete sapere i dosaggi sono questi.
Il cremoso e il biscotto non ve li scrivo, e nemmeno il croccantino, perché sennò stiamo qua fino a domani e tanto li trovate in altri articoli del blog molto facilmente.
Poi ho fatto la mousse al pistacchio come corpo, in modo che il pistacchio venisse a essere il gusto dominante: mousse, biscotto, cremoso…. Se non fosse per la gelee sarebbe tutto pistacchio.
Di questa vi lascio la ricetta perché mi è piaciuta molto
Non mi ricordo dove la avevo trovata ma me la ero salvata su un post-it ed è valida, per cui fatene tesoro.
50 latte
100 pasta pistacchio
36 massa gelatina
100 tuorli
75 zucchero
150 panna semimontata
Scaldate il latte, fondete la gelatina e mixate con la pasta pistacchio. A parte montate i tuorli (pastorizzati mi raccomando) con lo zucchero. Unite le due miscele e alleggerite con la panna semimontata.
Veloce e valida. Provatela!
Una volta capito come fare l’inserto non è neanche troppo difficile il montaggio. E ho congelato tutto.
I problemi vengono al momento della gassa perché Saturn ha pure gli spigoli vivi mannaggia a lui. Invece di avere angoli arrotondati, che fanno cadere bene la glassa, va a 90 gradi.
Ma perché cavolo lo ho comprato mi chiedo???? Vabbuò vediamo di far qualcosa.
Non chiedetemi perché lo ho glassato così. Me lo son inventato li per li… a Glassa calda pronta da colorare e a torta sformata… mi è venuto ste schizzo.
Sempre glassa da congelamento. In poratica ho fatto un mix di colori, verdone, verdino, bianco e viola, e li ho colati da una unica brocca. Non fatelo mai. Poi quello che vi avanza è una glassa color grigio topo schifoso perché le colate si mischiano in una tonalità oscena. Dovevo pensarci.Però ammetto che sulla torta stanno bene.
A completare il delirio andiamo di girotorta. Volevo farlo viola, ma il viola si ottiene con un mix di rosso e blu. In pratica ora ho la cucina color puffo e color fragola ma il giro non è viola purpureo come volevo. Viola si, ma non acceso. Pace. Sempre cioccolato è….quindi si mangia ugualmente.
Che ne dite, vi piace??? A me nel complaeso si, anche perché è un formato nuovo, che non si vede ìn giro.
E quanto al gusto… io sono nocciola lover e di parte ma questa torta davvero è valida, buona, e con parecchia masticabilità come piace a me! ( ci credo con due biscotti e un croccante!) E il pistacchio… si sente davvero parecchio!
Very good, si very good direi. Davvero! Ok basta, mi faccio i complimenti da sola qua. Ma ammetto che ogni volta che riesco a tirar fuori uno stampo scemo dall’armadio come un prestigiatore coi conigli dal cappello mi sento fiera di me. Se in passato non lo sapevo usare e ora si… vuol dire che a furia di impasti e sorrisi qualcosa lo ho imparato non credete???
Quindi impastate anche voi, sorridete con me, e imparate da me a farvi mille pippe prima di compare un nuovo mould!!! E impastando impastando vedrete che diverrete bravissimi e se non diverrete bravissimi sarete comunque felici di voi stessi e di come siete riusciti a migliorarvi! Baking therapy… impasta, cresci e soprattutto sii felice! Altro che Saturno contro….